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Ricordi della festa della Madonna di Loreto


Joseph Paglione
Giuseppe Paglione con l'allora sindaco di Capracotta, Antonio V. Monaco.

Non sono il primo a dirlo e non sarò l'ultimo a farlo, ma sono uno dei tanti che quando ritorna a Capracotta la prima fermata è quella d'entrare nella chiesa per ringraziare la Madonna.

E quando si lascia il paese, dopo aver salutato amici e parenti, l'ultima cosa da fare, è salutare la Madonna pregandola e chiedendole che ci faccia ritornare e che ci protegga e guidi verso le nostre case.

Adesso che di fronte all chiesa della Madonna c'è il Monumento all'Emigrante, che rappresenta tutti noi che viviamo fuori da Capracotta sia vicino o lontano, ci fa sentire ancora piú vicini alla Madonna.

Sin da ragazzino mi ricordo la festa della Madonna. I tre giorni della festa. Tutto il paese era in allegria; le bancarelle, le montagne dei cocomeri, le nocelline americane, il gelato. Ma la cosa più memorabile era la processione. Le candele si accendevano la sera del 7 settembre e noi ragazzini tutti accorati ad aspettare con ansia che usciva la Madonna.

Questi sono i ricordi che ci portiamo con noi in giro per il mondo. Io ho lasciato Capracotta a undici anni per Terracina (LT) per poi a diciotto anni partire per gli Stati Uniti d'America, nel 1958.

I miei ricordi più vivi sono sempre quelli del paese natio. L'asilo, la scuola elementare, la Prima comunione, la Pasqua, il Natale, e la festa della Madonna, dove si rivedono tutti i parenti.

Questo l'ho visto e sentito anche dai vecchi capracottesi venuti qui in America nel principio del 1900. Ogni famiglia aveva, in casa, il quadro della Madonna di Loreto.

Io ho avuto sempre il desiderio di portare la Madonna durante la processione, ma non mi era mai stato possible, nonostante le raccomandazioni a mio zio, anche lui di Capracotta, di mettere il mio nome sull'elenco dei portatori.

Sei anni fa ebbi la sorpresa della mia vita. Come altre volte, ritornai a Capracotta per la festa. Il 6 settembre andai nella Chiesa Madre con cugini e altri venuti dagli Stati Uniti e dal Canada. Li incontrammo il parroco, don Elio Venditti, il quale ci informò che noi avremmo avuto l'onore di portare in processione la Madonna non solo una volta, ma due volte, il giorno 8 e il giorno 9 nove settembre.

Immaginate la mia gioia dopo tanti anni passati pensando che questo non si sarebbe mai realizzato. Per me fu una cosa bellissima perché fin da ragazzino sognavo sempre che un giorno avrei portato la Madonna.

Comunque, per noi che viviamo cosi lontano, non è facile venire ogni anno. Quando non è possible ritornare, il giorno dell'8 settembre la Madonna è nel nostro cuore e nella nostra mente.

Con gli occhi della mente, rivediamo tutto dal principio dei nostri anni all’autunno della nostra vita.

Ringrazio le amministrazioni comunali e le autorità religiose per tutto quello che oggi è il bel paese di Capracotta. La Madonna è sempre al centro di noi tutti.


Giuseppe Paglione

 

Fonte: G. Paglione, Ricordi della festa della Madonna di Loreto, in «Voria», II:4, Capracotta, settembre 2008.

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