Le cime innevate di Capracotta hanno fatto da cornice all'uscita invernale, il 17 febbraio scorso, fatta da un gruppo di giovani scout, composto dal clan-fuoco DOC del CB5, dal noviziato Ariel del CB5, dal noviziato del CBl, e dal noviziato del CB7. L'orario della partenza previsto per le 7 e 30, con grande dispiacere dei nottambuli del sabato sera, ha fatto desistere alcuni elementi che nella lotta contro il sonno hanno avuto la peggio. Dopo circa 2 ore di viaggio trascorse tra chiacchiere e dormiveglia, si è arrivati a destinazione. L'accoglienza non è stata delle più calde dati gli 11 sotto zero registrati dalle colonnine. Nonostante tutto si sono svolte senza grandi problemi prima le scivolate in stile libero, a bordo di slittini artigianali e sacchi di immondizia, e successivamente le "olimpiadi" che prevedevano diverse discipline, tra cui un percorso con racchette da neve realizzate dai partecipanti.
I rover e le scolte si sono poi rifocillati con un pranzo sulla neve a base di piatti freddi!!! Dopo il pranzo ci si è raccolti in clima di riflessione sulle parole di mons. Bregantini, per avvicinarci così al momento importante della promessa di una scolta. Grande è stata l'emozione della stessa, e la suggestione offerta dal paesaggio innevato e dalla croce che vegliava sulla cerimonia. Lo stesso clima ha accompagnato la messa, svoltasi nella chiesa madre di Capracotta raggiunta dopo il necessario cambio di abiti. Svanite le speranze di gustare una tanto desiderata cioccolata calda, i ragazzi si sono preparati per il rientro a Campobasso. Tanti sono i ricordi e i pensieri che rimarranno nella memoria dei ragazzi ancora oggi irrigidita dal freddo. Forse qualcuno avrà messo in dubbio le famose parole di Baden-Powell che recitano: «Non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento!».
Andrea Borrelli
Fonte: A. Borrelli, Scout a Capracotta, in «Vita Diocesana», XI:6, Campobasso, 30 marzo 2008.