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Shira in Molise



Shira un giorno decise di andare ad Isernia; mentre si recava in città, si fermò ad ammirare il magnifico paesaggio ma, nel farlo, rimase attonita a guardare le montagne molisane e non volle più andare ad Isernia, decise di fare prima una scalata sull'Appennino Sannita, sui monti della Meta e sui monti del Matese, che superano i 2.000 metri di altitudine. Dalla cima dei monti vide che il paesaggio verso il mare era decisamente più arido e collinare con il suo aspetto molto brullo, mentre il suolo era argilloso, franoso e solcato da numerosi calanchi.

Shira prima di giungere in Molise si era documentata sulle bellezze della regione e a quella vista si ricordò che i suoi corsi d'acqua hanno un regime torrentizio: ricchi d'acqua in primavera, i principali infatti sono quasi asciutti in estate e in autunno ed i più importanti sono il Trigno e il Biferno. Dai monti della Meta nasce invece il Volturno, che scorre in Molise e in un piccolo pezzo della Campania (sfocia poi nel Mar Tirreno).

Aveva letto inoltre che il clima è continentale nelle valli interne, con frequenti piogge e nevicate invernali in montagna e scarse piogge in estate. Sulla costa, spesso battuta dai venti meridionali, gli inverni sono miti e le estati molto calde.

Shira posò lo sguardo su quel paesaggio pressoché incontaminato e disseminato di piccoli paesi arroccati sui colli. La scarsa industrializzazione, la mancanza di grandi centri urbani e il ridotto sviluppo turistico ha portato infatti ad un limitato degrado ambientale. Oltre ad una sezione del Parco Nazionale d'Abruzzo, le poche aree protette comprendono alcune piccole riserve dove sopravvivono lembi di boschi che anticamente ricoprivano il territorio. E lei ora, incantata dalla bellezza di quella regione, decise di girarla tutta, ma, nella completa indecisione su dove andare, trovò un piccolo gregge e chiese informazioni. Le pecore non le seppero dar risposta, ma lei perseverante non si fermò e incontrò un cerbiatto a cui chiese:

– Scusa! Non è che sai la strada per Campobasso?

E lui rispose:

– Sì, io e mio padre dobbiamo andarci a trovare dei parenti.

E così tutti e tre si avviarono. Passarono per Capracotta, Pietrabbondante e Trivento e così via fino a Termoli.

Lei non sapeva dove si trovava e, tutta spaventata, iniziò a piangere, ma poco dopo passò di lì un cavallo che gentilmente le chiese:

– Perché una bella pecorella così carina come te è tutta sola?

Lei rispose:

– Due mascalzoni mi hanno fregato e mi hanno portato fino a Termoli, mentre io volevo arrivare fino a Campobasso!

Il cavallo cercò di incoraggiarla dicendole:

– Dai, non fare così! Il mondo è pieno di "gente" del genere: non te la prendere!

Shira venne allora accompagnata dal cavallo, che era molto anziano e dunque molto saggio, fino a Campobasso; durante il viaggio però si fermarono a mangiare qualcosa insieme: lui le offrì della biada, lei molto lusingata accettò senza pensarci più di una volta e il cavallo, compiaciuto, la osservò mangiare con molto gusto. Poi le chiese se voleva per caso del fieno o del latte appena munto e lei, senza fare complimenti, accettò.

Dopo l'abbondante abbuffata ripartirono: con il cavallo c'era anche un cane; il cavallo si chiamava Humber e il cane Zara. Il primo era un bellissimo mustang beige con la criniera e la coda nere corvino, il cane un bellissimo pastore tedesco.

Essi accompagnarono la pecora fino a Campobasso, che è il capoluogo regionale situato a settecento metri di altitudine in posizione dominante la valle del Biferno. Lì dovettero salutarsi, ma il cane disse:

– Ehi, perché non restiamo con te?... Sai, per la tua protezione.

La pecora acconsentì e poi tutti e tre decisero di andare a fare un bagno nel mare Adriatico. Nessuno resistette alla tentazione, così tornarono nella zona di Termoli e si fermarono nella bella città di Campomarino, noto centro turistico e balneare, in cui si concedettero una meritata vacanza!


Lucrezia Lanza

 

Fonte: R. Fattalini (a cura di), Le avventure italiane di Shira, pecora errante, Scuola Media Statale "Ranzoni", Trobaso 2009.

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