Oh, dolce inganno! In sogno io t'ho veduta,
bianco vestita, ai piedi dell'altare,
ma la preghiera il labbro recitare
io non intesi, no: Tu eri muta.
Eletta schiera d'angeli venuta
era dal cielo, intenta a rimirare
de' tuoi begli occhi il santo sfolgorare,
ché la Madonna essi t'avean creduta.
Com'eri bella! Il tuo gentile viso
avrìa spietrato ogni superbo core
e lo stesso Signore avrìa conquiso.
Vinto, a Te venni, e con sublime ardore,
mi slanciai per baciarti... all'improvviso
vanì la bella visïon d'amore.
Oreste Conti
Fonte: O. Conti, Sogno, in «Il Frizzo», Lucera, 10 aprile 1909.