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Lo supremo consilio


Foglietto di Campobasso

Lo cavaliere Agostinelli della terra di Bonefro come qualmente accorgiuto si fu dello spirare di rogio vento social-comunista se n'è partito con onore et lauta pensione per lo lungo servigio; ma lo milite sommo cavaliere Baccari, in arte venatoria magistro, allo campo battagliero pervenne senza macula et senza paura della rubra bandiera che a lo infido vento agitando si va ne la terra nativa et pronto et destro ei si dichiara a piantarvi lo drappo del trino colore che sempre glorioso si fue.

Lo dottore Marcello Barone della terra di Baranello per lo merito suo e de li antenati sui atque consanguinei cum grande letizia de lo popolo tutto a lo potere permane et poiché a durissima galletta si assomiglia eziando per molti lustri fermo et indomato, savio et prudente sine dubio permarrà.

In terra di Larino lo Cavaliere Bevilacqua disparuto, fulgido et clamoroso in suo alto dialettico parlare lo combattente d'Aloia lo comando si prese, laonde li maestri dell'arte muraria a la sala de lo consilio li puntelli già misero ché per lo troppo eloquio non avesse improvvisamente a cadere.

In terra di Montagano lo senatore illustre come qualmente previde che lui permanendo lo Ianigro avvocato Giovanni lunghissima stagione aspettato avria per lo avvento a lo supremo consilio, onoratamente atque sua sponte lo campo lasciò et lo Ianigro solo atque unico baluardo de lo suo pipilario partito, consonniere si fue.

Lo statuario atque Taurino cavaliere Cappuccilli a lo sommo consilio ritornando, ampio seggio a la sua ciclopica mole cum alta voce et gesti reclamò et avuto che l'ebbe similmente a grandissima nave San Giorgio cum grande strepito vi affondò, et in consonnio si giacque.

Lo avvocato Carlomango della terra d'Isernia sua sponte partito si fue et in sua vece lo avvocato Laurelli a lo consiglio pervenno seco portando magna copia di sua spicial cortesia et gentilezza et morbidezza et tenerezza che una nobil donzella ei si assomiglia a vederlo.

Lo commendatore Giacinto Ciamarra, reputatissimo atque illustrissimo signore, rejetto lo avvocato Maddalena lo seggio conquise dopo sole tre lune di elettorale tensone: dappoiché così volle Castropignano dei Bulgari, stranissima terra.

Lo grande ufficiale et colendissimo et onorevole signore Eduardo Cimorelli come qualmente alla sublime Camera pervenne eziandio a lo consiglio di nostra terra consigliere si fu: et prevedibile est che con suo forbito eloquio ogni avversario disarmato sarà.

Lo avvocato Luigi Carnevale potente atque irresistibile conquistatore cum grande trionfale vittoria contra la mala erba de lo nemico suo a lo consilio ritorna et grandi cose farà che sarà bello a vedere.

In terra di Santa Croce lo cavaliere Dattino lo Cocco fresco di magnò non senza preliminare aperitivo di unione con irregolarissima gente la quale di che rubro colore si sia malamente giudicare si puote se all'alleanza con regia persona palesemente et improvvisamente ridotta si fue.

Da lo tenimento della vescovile Boiano, dolcissimo in suo parlare toscano et in suo compiacente sorriso a lo cononnio supremo lo advocato Alfonso Gentile sen venne a miracol mostrare di suo purissimo eloquio.

Lo Conte Giacchi eziandio parlatore magnifico poi che vinse in singolare tenzone lo barbadoro Finizia dei pugnaci primissimo, a lo consilio pervenne cum duo compagni de li quali penosamente a decidere attende se prima quello ovverosia quell'altro lasciare si deve.

Multo agguerrito di peculiari ordini de lo die, ché noverati ne furono circa millanta lo Commendatore Graziani, sorpassato lo scolio Muricchio et lo bassafondo ferroviario de lo agnominato De Gregorio, a lo supremo consesso ritorna per la risorsa di quel mortorio de la immutata atque immutabile terra di Termoli.

Poi che a li molini e a li ponti e a le strade, e alle semoventi diligentie lo architetto Guacci ridotto si fue; et poi che lo magno advocato atque commendatore Spensieri a lo riposo ne andò, pervennero a lo sconsilio per la terra suprema di Campobasso lo advocato Gustavo Spetrino reggitore magnifico de lo sodalizio sannitico et lo advocato Gaetano Iamicelio lo quale di promozione meritevole considerato si fue, et lo advocato Guido Baranello pugnace campione di nostre battaglie che a lo richiamo de la patria diletta molte cose certamente farà che saranno assai belle a vedere.

A li suoi incunaboli storici lo commendatore Nicola Iorio tornato, lo medesimo sostituito si fue da lo pugnace campione advocato Ricciotti Montalbò de la rocca di Casale Ciprano atque judice Frosolonico atque loquacissimo chiacchieronico et tenacissimo homo che come qualmente in capite cose alcuna si pose certamente vincitore si fue.

Et a lo consonnio ritorna lo advocato Paolo Iovine de la terra di Castelmauro condottiero valentissimo et con esso lui eziandio ritorna da la rocca della terra di Lucito lo magno uomo commendatore Perrotti a lo quale tantissimi titoli conceduti si furono che molto lungo a nominarli sarìa.

Cum ruolo di baritono centrale lo advocato Lipartiti de la terra di Larino magnifiche orazioni dirà rompendo a li propri consorti nel campo lo altissimo sonno.

Eziandio tomola quindici pro die di svariatissime interpellantie svolgerà lo elegante et magno bonomo advocato Iuliani, a lo supremo consiglio pervenuto postquam lo cavaliere Luciani incamerata nova atque opulentissima ereditaria substantia opportunamente decide di fare, come dicere si suole, li casi propri nonché li maccaroni magnifici che, per lo generale consenso, sono invero assai belli e saporiti a manducare.

Lo molto onorevole iureconsulto atque musico atque oratore Marracino a lo consiglio ritorna cum iuvenilio furore nulla ostando che sua fluentissima atque artistica chioma verso lo cinerino si tende.

Lo dottore atque storico atque agrario atque in erotica arte magistro et eziandio commendatore Masciotta, a la barba de li giannibarbi che in sua terra di Casacalenda sbarbizzati si furono a lo consilio supremo sen venne et iam proclamata sarà delo nostro Molisio la indipendenza aut la republica che sarà molto bello a vedere.

Da la terra di Riccia lo advocato Moffa et lo commendatore del Lupo, specializzatissimo homo in pre[...]dere le deputazioni de li propri consorti a lo seggio pervennero, ma larghissima copia di popolo in comitale accordanza con li suddetti voluto avrebbe a magnifico patrono lo nobile signore Vincentio Petitti, homo singuiare per la indomita virile energia, la vastissima bibliotecaria sapientia, lo simpatico eloquio et altre peculiari qualità che per tutto lo mondo, popolate et diffuso da lo nostro Foglietto, conosciute già sono.

In terra di Capracotta lo molto onorevole Mosca la medesima fece come dire si suole, a lo seggio ponendo in sua vece lo erariale advocato et eziandio commendatore Adelchi Falconi lo quale li diritti di Capracotta usurpati da la terra di Vastogirardi a rivendicare si appresta.

Lo professore atque sommo sanitario et onorevole Michelio Pietravalle cum suo immancabile garofano allo pertugio della toga similmente a giovanissimo homo (che tale est et tale per multos annos rimarrà) a lo consiglio sen venne in sua magna autorità et competentia che molto piacere si fue per tutta la gente.

Poi che lo pio homo de lo dottore Pontarelli rinunziato si ebbe, a lo consonnio pervenne da la terra di Colli Volturnio lo notaro Pasquale di Iorio che nuovo si è et laonde nulla cosa di lui quì dire si puote.

La mussulmana terra di Montefalcone anzi che lo pipilario dottore Roberti, a lo seggio supremo et in due lune di singolare tenzone et senza né vedere né toccare lo candidato novello, a lo seggio elesse lo judice Rossi lo quale in intervallo forense et cum spedita ambulatione et cum grande frequentia et gaudio alle terre di Montefalcone Roccavivara atque Montemitro lietissimamente ne andrà.

Lo magistro Michele Romano da la terra di Cantalupo a lo consiglio ritorna in aspettazione di apposita circumstanzia che perorare lo farà cum alto stile di Vincenzo Coco e di altri sommi antenati di nostra illustrissima gente.

In alterna vece con lo dottore Di Salvo viene a lo supremo consonnio lo dottore Di Iorio che, decorso lo quadriennio, a lo dottore Di Salvo lo turno suo a la volta darà e così perseguendo nei secoli né li detti signori né la gente loro dispiacere si ponno.

In terra di Trivento, poi che lo mitissimo Agostino Scarano a le sue industrie opportunamente si ridusse, et poiché a judicio de li triventini lo dantofilo Nicola Scarano dalla gente, vulgo ciarallari, di Salcito tradito si fue, pervenne a lo supremo consiglio lo rubicondo advocato Olindo de Vita di Bagnoli sul Trigno, la soavissima et poetica terra atque artistica per sua positura che per naturale riflesso bello altremodo et simpatico lo nuovissimo eletto diventare farà.

Lo commendatore del Torto, paciocconissimo homo, poiché lauta pensione pel suo lungo politico servizio da lo regio governo si ebbe, in tranquillo riposo si ridusse, ma cum (del) torto muso dappoiché nella vece de lo magistro Pace, suo dilettissimo, a lo seggio riuscì lo duro Acciaro che molti atque incomprensibili discorsi nello suo dolcissimo linguaggio certamente farà che sarà veramente grazioso a sentire.

Lo advocato atque commendatore atque caput divisione de li auto-servizi illustrissimo signore Carlo Tonti dopo lunga quarantenne tenzone in cui lo dolce amico Di Tullio purtroppo si giacque, a lo consilio pervenne cum unica atque nobilissima finalitate di abolire lo miserello pedone dappoiché in terra di Molise, mercè sua, tutti in auto prossimamente ne andranno.

Lo sempre anziano et sempre iovanissimo signore don Federicone del Vecchio ritornato si è allo consilio et se venuto non fosse quale altro simpatico et venerando homo l'adunanza prima presiedere poteva?

Poiché sconfiggiuto si ebbe lo Direttore de lo Rinnovamento, pugnacissimo foglio, lo advocato Veneziale lo consilio raggiunse et mostrando va con sua magna letizia che li combattenti seco lui si furono el sempre saranno.

Cum alta voce et strepito magno venuto anche si è a lo consilio lo piccolo Tommasino d'Amico lo quale unico torto appo le genti si ha per lo fatto che lo consilio privò di quella molto simpatica et sorridente et beneaugurante facies de lo cavaliere Zampini.

Da la terza di Atene poi che sconfitto si fue lo spartano Francesco Covitti a lo consilio pevenne lo advocato Salvatore Panunzio di molto rubro atque ferroviario colore et come qualmente unico di tale natura si è, molto strepito contra li consonnieri regulari et contra lo pipilario Ianigro certamente farà che sarà certamente assai bello a vedere.

Lo elementare magistro atque caldo sfornato segretario comunale et eziandio iam capitano di bellissimo aspetto Giovanni di Palma mandato si fu a lo consilio da la terra di Sant'Elia, la quale da circa trenta anni desiderio aveva di quella pulcritudine che da lo consonniere atque cavaliere Cacchione concedere giammai si poteva.

Lo advocato Capotio a la penombra de lo campanile della terra di Ielsi (et lontanissimo sempre ne fue), sua vittoria portò sopra lo magistro Rossi lo quale molto battagliò all'ombra de lo campanile de la terra di Campodipietra (et eziandio lontanissimo sempre ne fue). Tra li due lo terzio campanile di Gildone in alleantia con lo compagno di Ielsi contra Campodipietra si andò et quello di Ielsi vincitore si fu.

 

Et, in conclusione dicenda, presso che tutti li membri de lo supremo consilio lo concetto non già né lo principio né lo programma si hanno ma lo campanile a retro che li solletica e spigne e sostiene, la quale è cosa assai mortificante e cattiva a vedere.


Rapsodus

 

Fonte: Rapsodus, Lo supremo consilio, in «Foglietto», I:23-24, Campobasso, 12 dicembre 1920.

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