Teodolindo Castiglione era il figlio più giovane dell'immigrato italiano Vincenzo Castiglione, farmacista originario di Capracotta, oggi provincia di Isernia, in Molise, che si stabilì a Ibitinga, in Brasile.
Egli fu un importante avvocato paulista, che ricoprì la carica di vicepresidente dell'Ordine degli Avvocati della città di San Paolo. A lui è intitolata una strada di quella città.
Aveva sposato Helena Delfino Amorim Lima, dalla quale aveva avuto due figli: Reynaldo e Georgina, quest'ultima sposata con Lino Otto Bohn.
Eminente professore e scrittore, Teodolindo Castiglione ha scritto molti libri. Tra questi: "Os recibos de quitaçâo e as renuncias no direito trabalhista" (Le ricevute di pagamento e le rinunce nel diritto tributario, 1943); "A eugenia no direito de familia" (L'eugenetica nel diritto di famiglia, 1944); "El Código Penal brasileiro" (Il Codice Penale brasiliano, 1956); "Estabelecimentos penais abertos e outros trabalhos" (Istituti di pena aperti ed altri lavori, 1959); "Lombroso perante a criminología contemporanea" (Lombroso di fronte alla criminologia contemporanea, 1962); "A tomada da Bastilha" (La presa della Bastiglia), conferenza tenuta al Teatro "Río Branco" di Ibitinga il 14 luglio 1922.
Antonio Virgilio Castiglione
(trad. di Francesco Mendozzi)