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In ufficio col demonio


Erminio Biffoli
Erminio Biffoli nell'ufficio Fiumi&Fossi di Capracotta (IS).

Erminio Biffoli ci accoglie nella cucina del suo bilocale. Un piatto sporco ancora nel lavandino, qualche briciola di pane sul tavolo e la sensazione che ricevere ospiti sia una novità. Erminio è un impiegato all'ufficio Fiumi & Fossi di Capracotta in provincia di Isernia. Il suo lavoro consiste nel coordinare gli interventi di spurgo della rete fognaria: «È un lavoro di grande responsabilità», ci tiene a spiegare. «Sono io che li mando, quando c'è un'emergenza. Smisto le chiamate dello spurgo. Ci vuole prontezza, ma soprattutto coraggio» precisa.

Da quattro anni, Erminio è quello che la chiesa cattolica definirebbe un indemoniato.

Domanda: – Come è iniziato tutto?

Risposta: – Al ritorno dalla fiera della zizzola fritta, quell'ormai famigerato 26 giugno 2011, in preda ad una dolorosa indigestione ho cominciato a dare prova di una forza fisica molto superiore alla mia, a parlare lingue sconosciute e molto antiche, a prevedere eventi ancora non accaduti, ma soprattutto a dimostrare una grande avversione al sacro nel nome di satana dominatore della terra, vero dio, onnipotente e ineffabile, signore del male colui che creò l'uomo a sua immagine e somiglianza!

D: – È così che si manifesta il demone, lo interrompe mentre parla. Erminio non si scompone, continua a rispondere alle nostre domande come se niente fosse. In che modo la sua... Ehm... possessione lo influenza nella vita di tutti i giorni?

R: – A lavoro tutti mi guardano in modo diverso. Mi sembra di essere più rispettato, quasi temuto... Ma forse mi sbaglio. Il direttore del mio ufficio è più accondiscendente, adesso mi offre un caffè tutte le mattine. Quello delle macchinette però, che costa meno stupido mortale, offri la tua anima e satana dalle torri dell'est! A Beelzebub. Dalle torri del nord! A Astaroth dalle torri dell'ovest! A Azazel dalle torri del sud e forse così divoreranno la tua anima per ultimo!

D: – E nella vita privata?

R: – Mi sento meno solo. Sono parecchi mesi però che non trovo il mio gatto Fuffi.

D: – Ha mai pensato a farsi esorcizzare?

R: – Una volta mia zia mi ha portato dal prete della sua parrocchia. Sa, è una donna anziana, ci teneva e l'ho accontentata. Il prete è polacco, non credo neanche che abbia capito il problema, ma ci ha fatto pagare 30 euro.

Ecco che Erminio si interrompe, gli occhi rovesciati e i denti ben in mostra:

R: – Invoco le forze dell'oscurità affinché infondano in me il loro potere infernale!

Pochi secondi di silenzio, giusto per riprendersi, e continua:

R: – Una volta mi sono improvvisamente ritrovato in una discoteca. Sa, a volte il demone lo fa: prende il sopravvento e non mi ricordo più niente. Insomma, ero in questa discoteca, con il vestito buono, la gelatina nei capelli e un drink in mano. Io non bevo neanche le bibite gasate, si figuri, mi fanno aria nello stomaco. Ero circondato da quattro ragazze che sembravano pendere dalle mie labbra, una mi accarezzava la coscia, una mi passava la mano tra i capelli e l'altra mulinava la lingua nel mio orecchio... Ma dal momento che avevo ripreso conoscenza mi sono scusato e me ne sono andato. Il bello è che non sapevo neanche dov'ero, ho dovuto prendere un taxi per tornare a casa.

D: – Signor demone, vuole rilasciare una dichiarazione?

R: – Verranno tempi bui in cui gli angeli cadranno e nascerà l'anticristo, creatura orrenda e diabolica, dal ventre di uomo congiunto al maligno. Tempi in cui il confine tra bene e male sarà così sottile che le due entità coesisteranno in armonia. Una sola creatura, un essere speciale, nuovo e senza eguali, concepito dall'odio e dalla gloria, segnerà la fine del regno dei cieli. Sangue di uomo e sangue di demone uniti per la prima volta nell'essere che sembra un paradosso solo per la sua natura. Verranno tempi ancora più bui, dove regneranno il caos e la distruzione.

Una volta tornato in sé, con gli occhi ancora iniettati di sangue e la bava alla bocca, facciamo al signor Erminio l'ultima domanda.

D: – Perché il demone ha scelto proprio lei?

R: – Perché sono una persona tranquilla, che lavora duro, molto responsabile. Forse si sentiva solo e voleva un po' di compagnia. Anche i demoni sono brave persone, sa?


Lucrezia Benvenuti

 

Fonte: L. Benvenuti, In ufficio col demonio, in «Beyond», I:1, Scuola Internazionale di Comics, Firenze, febbraio 2016.

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