Nel corso dei secoli, fin dai tempi degli Egizi e dei Greci, tutti i grandi scultori si sono concentrati sull'essere umano. Franco De Renzis, come Daumier, pensa che il centro della creazione artistica e la sua ragion d'essere sia l'uomo, e che la rappresentazione umana sia quella più trionfale. Con essa, abbraccia il mondo intero. Il suo universo è dunque l'essere umano, la sua religione e la sua certezza. La sua fede fa vibrare le sue opere, donando una vita intensa.
Sempre con grande maturità, l'Artista si colloca nella grande tradizione classica della scultura italiana. Davanti alle sue sculture si sente come il centro della sua creazione artistica e la sua ragione d'essere siano l'uomo. E studiando la sua opera identifichiamo l'uomo con le sue azioni, i suoi sentimenti, i suoi pensieri.
L'amore per l'espressione umana caratterizza la sua arte e di conseguenza l'espressione del volto, oltre che del corpo. E questo amore è così forte che, fin dall'adolescenza, manifesta questa sensibilità e scolpisce, oltre a coloro che gli sono vicini, figure di tutti i giorni, ballerini, trapezisti, cardinali e papi. Oggi, come in passato, non si discosta da questo obiettivo. È sempre con la stessa gioia, con la stessa intensità, con lo stesso slancio che plasma l'uomo, la donna, il bambino.
Protagonista principale, la figura di Franco De Renzis è presentata in tutta la sua bellezza, dettagliando difetti, pregi e, soprattutto, movimenti. Insoddisfatto della natura e perfezionista fino all'estremo, l'Artista trasforma la materia in poesia, urla, silenzio, qualità, luce ed ombra. I corpi delle sue opere rivelano alternativamente inquietudine, serenità, vivacità drammatica e felicità.
Nella scultura "Ricerca della libertà", offerta alla Collezione artistica dell'Assemblea legislativa, Franco De Renzis mantiene queste caratteristiche che, nelle parole del poeta Mario Chamie, «rimangono tra il trauma della libertà che non si realizza e l'ostinata speranza di un risultato quasi impossibile».
L'artista
Franco De Renzis è nato ad Agnone, in Italia, nel 1947, dove ha trascorso l'infanzia. Nel 1962, insieme alla famiglia, si trasferisce a Pistoia, in Toscana. Inizia l'attività artistica nel 1970, importante per la sua formazione è la conoscenza e l'amicizia mantenuta a lungo coi rinomati artisti Pietro Annigoni e Romano Dazzi. Nel 1977 si trasferisce in Brasile dove attualmente vive e lavora, precisamente a Itapecerica da Serra e, contemporaneamente, a Tizzana (in Italia) e in Florida.
Le principali mostre personali sono state alla Galeria Documenta (1979); Società Rurale Brasiliana (1980); Circulo Italiano de Cultura, Festival Invernale a Campos do Jordão (1981); Spazio Culturale Sambra; Galeria Arte Applicada (1982, 1983 e 1985); Galleria Ranulfo a Recife; Galleria AMC a Buenos Aires; Galeria Chelsea (1984); Galleria d'Arte di Porto Alegre (1987); Galeria André (1989); ArtMiami negli Stati Uniti (1993); Star Gallery a Palm Beach (1994); Galleria Trios a Tegucigalpa (1995); Galeria Tema a Montevideo (1996); Sala delle cornici e Galleria d'arte a Boca Raton, in Florida.
Ha inoltre partecipato a numerose mostre collettive, tra le quali si evidenziano il Salone di Belle Arti di San Paolo, medaglia di bronzo (1978), e medaglia d'oro (1979); Salone di Belle Arti di Penápolis (1980); Centro Culturale "Francisco Matarazzo"; Spazio Culturale Sambra; Galeria Arte Applicada (1981, 1982 e 1985); Galleria Annamaria Nyemeier a Rio de Janeiro (1982); Galeria Chelsea (1983); 17 e 18. Mostra d'arte contemporanea, Chapel Art Show, primo premio (1984 e 1985); Galeria A.M.C. di Rio de Janeiro, (1986); Galeria André (1998).
Ha opere in collezioni private in Brasile, Italia e Stati Uniti e nelle collezioni ufficiali di diversi musei e dell'Assemblea Legislativa dello Stato di San Paolo.
Emanuel von Lauenstein Massarani
(trad. di Francesco Mendozzi)
Fonte: https://www.al.sp.gov.br/, 13 ottobre 2004.