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Ut sit Deus omnia in omnibus, Capracottæ etiam


La cimasa della Madonna di Loreto nell'omonima chiesa di Capracotta (foto: A. V. Monaco).

Uno dei temi più affascinanti della storia delle religioni, che accende il dibattito attuale tra i monoteismi abramitici, consiste nella possibilità o - meglio - nella opportunità di raffigurare ciò che non può essere rappresentato: Dio. Oltre la polemica iconoclasta dell'VIII-IX secolo, il cristianesimo ha sempre creduto possibile dipingere il Signore, come superbamente dimostrato dall'affresco michelangiolesco della "Creazione di Adamo", presente su una volta della Cappella Sistina di Roma, probabilmente la più celebre tra le rappresentazioni dell'Onnipotente.

Addentrandoci nel Molise, segnalo che in un articolo del 30 marzo 2014 Franco Valente sosteneva che sopra alcuni altari antichi delle nostre chiese, nel corso dei secoli XVI, XVII e XVIII fu realizzata una finestrella apparentemente avulsa dal contesto; una finestrella, chiamata cimasa, la cui esistenza andrebbe ricondotta a una questione teologica, quella della janua Cœli, la "porta del Cielo". Per Valente, infatti, il termine janua Cœli è da intendersi come «porta che immette nella sfera celeste e dalla quale si affaccia il Padreterno atteggiato a giudicare con la mano destra. Con la sinistra si appoggia a un globo sul quale è impiantata una croce [globo crucigero, N.d.A.]».

A Capracotta l'unica raffigurazione di Dio proviene originariamente dalla Chiesa Madre ma la potete ammirare nel Santuario di S. Maria di Loreto, precisamente al di sopra dell'altare che sostiene l'antichissima statua lignea della Vergine. L'Altissimo dell'altissima Capracotta è bello ed austero, severo ma benevolo, un anziano Signore di nero vestito che s'affaccia alla porta del Cielo per offrire un ritaglio di paradiso per mezzo della Vergine Maria, la testimone più attendibile di come si possa raggiungere la pienezza attraverso l'incontro con Lui.

A che Dio sia ogni cosa in tutto, anche a Capracotta.


Francesco Mendozzi

 

Bibliografia di riferimento:

  • B. Forte, S. Nono e V. Vitiello, Dipingere Dio, Albo Versorio, Milano 2008;

  • F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. I, Youcanprint, Tricase 2016;

  • F. Valente, Luoghi antichi della provincia di Isernia, Enne, Ferrazzano 2003.

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