Il vento impetuoso, quasi autunnale, sferza la montagna, spinge le nuvole basse lungo le pendici rocciose di Monte Campo e più in basso spettina gli arbusti, le foglie rinsecchite, costringendole ad una danza vorticosa; anche il getto d'acqua della Fonte del Procoio s'infrange fuori dell'invaso in tante increspature capricciose che bagnano tutto intorno.
Il gregge poco distante sbanda un poco in un belato come un lamento che prosegue nel sentiero per raggiungere lo stazzo, unico precario rifugio.
Giù la valle sembra proteggere le masserie sparse che sono altrettante presenze solide, rassicuranti; le forme familiari del paesaggio con i campi lavorati modellano le certezze di una vita ruvida ma promettente per il pastore solitario.
Flora Di Rienzo