Un vento strano
- Letteratura Capracottese
- 3 dic 2018
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 29 mag 2024

Cambio di rotta. Non ci lasciamo sedurre da Bagnoli del Trigno, invero prendiamo ad Ovest e seguiamo sole e cumuli scuri; prossima meta Capracotta, segnalataci da alcuni avventori incontrati per la via. E la strada ci sorprende; si dispiega in curve dolci ed aeree, affiancate da distese di vento e pale eoliche; un vento strano ed una palpabile tensione elettrica ci sospingono veloci. Veniamo sorpresi dalla furia degli elementi mentre entriamo a Capracotta; una pioggia monsonica ed una corsa affrettata dentro il bar del corso, ad attendere che spiova dietro ad una birra e ad una chiacchiera.

Poco dopo, lo scontro titanico delle termiche del pomeriggio ci regala un cielo da atlante, luce brillante e sfondi color piombo. Fotografare diventa una lezione di pittura; il paese ora ci appare solitario e ancora impaurito dalla pioggia, con le sue case ordinate e illuminate, su paesaggi sferzati dalla pioggia in lontananza. Portiamo con noi immagini belle e la piacevole sensazione di ore che scorrono tranquille. La strada ci attende, giù verso Isernia...
Gianluca Gandini
Fonte: http://www.grafingegno.com/, 5 settembre 2015.