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PRETE OGGI

Presentazione ufficiale dell'opera di Osman Antonio Di Lorenzo

Capracotta, 14 settembre 2024, Casa della Cultura

Buonasera a tutti e grazie di essere qui.

Come sapete ci apprestiamo a presentare il nuovo libro del nostro don Ninotto, quarto capitolo della serie "Prete oggi", una sorta di guida per i sacerdoti del terzo millennio affinché puzzino di pecora, come ha ribadito più volte papa Francesco nelle sue udienze.

È un onore per me aprire questa presentazione perché stimo molto don Ninotto e la sua capracottesità: negli ultimi due anni sono stato il suo "altoparlante", portando alla comunità capracottesi i suoi scritti e le sue riflessioni.

Andando dritti al punto, dirò che il libro di oggi è costituito da tre sezioni solo apparentemente separate. Nella prima sono state inserite 8 biografie di insegnanti ed uomini di chiesa (alcuni dei quali nosti compaesani, come don Michele D'Andrea, don Orlando Di Tella e padre Mario Di Ianni); nella seconda parte vi sono quelli che abbiamo definito "scritti senili", nei quali don Ninotto ha tracciato un vademecum per invecchiare con metodo, ossia per non perdere il gusto della conoscenza; nell'ultima sezione vi sono invece alcune poesie dialettali del Nostro.

Ma è il sottotitolo di questo libro a raccontarci davvero il suo contenuto, un tema tanto affascinante quanto fondamentale: il viaggio che la conoscenza ha fatto dalla cultura greco-latina fino ai giorni nostri. Ci si immerge così in un percorso che attraversa i secoli e i continenti, un cammino che ha plasmato il nostro modo di pensare, di apprendere e di comprendere il mondo.

La cultura greco-latina – che pervade buona parte della produzione scritta di don Ninotto – rappresenta, con la sua straordinaria eredità, le radici profonde della nostra civiltà. I Greci, con l'insaziabile curiosità e lo spirito di indagine, hanno gettato le basi della filosofia, della matematica e delle scienze naturali. Pensatori come Socrate, Platone e Aristotele hanno sollevato questioni che ancora oggi animano il dibattito filosofico e scientifico.

I Romani, dal canto loro, hanno ampliato e consolidato queste conquiste. Con la loro capacità di organizzazione e di integrazione culturale, hanno tramandato il sapere greco attraverso il diritto, l'ingegneria e l'architettura. Il loro lascito, dalle leggi alle strutture pubbliche, ha avuto un impatto duraturo sulla società europea e, successivamente, su quella globale.

Col passare dei secoli, la conoscenza si è evoluta e trasformata. Il Medioevo, spesso erroneamente considerato un periodo di oscurità, è stato invece un tempo di grande fermento intellettuale. Monasteri e scuole medievali hanno preservato e trasmesso il sapere antico, mentre le università nascenti hanno iniziato a riscoprire e rielaborare le conoscenze greco-romane.

Il Rinascimento ha segnato una rivitalizzazione della cultura classica, col ritorno ai testi antichi e l'esplosione di nuove scoperte, l’'merica su tutte. Il connubio tra scienza, arte e filosofia ha dato vita a una rivoluzione intellettuale che ha gettato le basi per il mondo moderno.

Nel corso dei secoli successivi, il sapere ha continuato a espandersi e a diversificarsi. La rivoluzione scientifica del Seicento e l'Illuminismo hanno ulteriormente trasformato la nostra comprensione del mondo, mentre la globalizzazione ha portato il sapere occidentale ad incontrarsi e mescolarsi con culture di ogni angolo del pianeta.

Oggi, nell’era dell'informazione e della digitalizzazione, viviamo un'epoca di accesso senza precedenti alla conoscenza. La rete globale ci permette di attingere a un vasto oceano di sapere e di connetterci con intelligenze e culture diverse in modi che i nostri antenati non avrebbero mai potuto immaginare.

Ma se il viaggio della conoscenza ha attraversato secoli e continenti, per don Ninotto la sua essenza rimane la stessa: una continua ricerca della Verità – che sta anche alla base della Fede –, ovvero l'incessante desiderio di capire e un profondo impegno a costruire su ciò che si è appreso. È un percorso che unisce passato e presente, tradizione e innovazione, e che lo – e ci – spinge a guardare al futuro con curiosità e speranza.

In questo viaggio, in cui siamo tutti partecipanti attivi, spetta a noi continuare ad esplorare, a scoprire e a trasmettere il sapere alle generazioni future. È con questa consapevolezza che vi invito a immergervi nel libro. Con mente aperta e spirito di avventura.

Grazie e... lunga vita a don Ninotto!

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